lunedì 10 dicembre 2012

Italian Journey in Possagno’s collection of plasters casts


In questi giorni di freddo glaciale e di otium mi è capitato di vedere la nuova pubblicità di Intimissimi.
Essendo distratta, la prima cosa che mi ha colpito è stata la melodia di sottofondo (Magical time of the year,David Tobin, nda) ma appena ho alzato lo sguardo verso lo schermo sono stata rapita dall’inconfondibile location, la gipsoteca di Canova a Possagno.
30 secondi di classe, eleganza e perfezione: senza dubbio la nuova modella Tanya Mityushina ha la sua parte, ma nessuno può equiparare le figure femminili dello scultore.
Proprio da questo originale accostamento è nata la mia riflessione, che ora mi ritrovo qui a condividere con voi followers.
Quanti di voi sostengono e apprezzano i nuovi canoni di bellezza? Quanti invece ricordano con piacere le forme e le curve delle antiche matronae?
Tanya Mityushina
Senza dubbio strutturare l’articolo sul concetto di bellezza mi è impossibile, poiché implicherebbe entrare nell'animo di ognuno e attingere sensazioni e idee per poi costruire un ipotetico ideale di bello (con rimandi a Raffaello e alla sua "certa Iddea"),di conseguenza preferisco soffermarmi sulle differenze tra le due immagini.
Ricordando la Laura petrarchesca, Tanya è la classica bellezza femminile, capello biondo, occhio azzurro, corpo tonico, forme al posto giusto che il pubblico maschile ha decisamente apprezzato, come dai commenti sul sito di Intimissimi. La modella si muove sinuosamente tra i gessi, sfiora le pareti e mostra il suo bel corpo lanciando un’occhiata complice (?) alla compagna Naiade sullo sfondo. La ciliegina sulla torta è la lingerie: pizzo e rasi disegnano le belle ed eleganti linee che da sempre caratterizzano lo stile ricercato della maison.
Le immagini sullo sfondo appaiono sfuocate, anche se un occhio attento può cogliere la “ nobile semplicità e la tranquilla grandezza” propria del Neoclassicismo canoviano.
Naiade con la pelle di leone
La stessa ninfa Naiade già citata in precedenza  è sdraiata su un triclinium ricoperto da una pelle di leone, simbolo di forza, audacia, vittoria. La mano appoggiata sulla guancia, lo sguardo provocatorio, la posa altezzosa, le gambe accavallate fanno della ninfa un soggetto molto sensuale, che non prova vergogna a mostrarsi nuda allo spettatore. Le sue forme si articolano su linee sinuose e curve, in prossimità dei suoi generosi fianchi il profilo si ripiega un po’.
Ogni singola parte del suo corpo risponde ai canoni della perfezione classica e regala all'osservatore attimi di pura bellezza. Per quanto mi riguarda sostengo pienamente questa seconda immagine. La donna così proposta si presenta sicura e padrona del suo corpo. L’uomo è attratto dalle sue curve, anela ad un contatto fisico, immagina di possederla. Non a caso tutti i grandi eroi della mitologia classica si innamorano delle ninfe e questo accade anche nella tradizione letteraria più vicina ai giorni nostri. Si prenda un D’Annunzio: nel Piacere egli presenta così Elena Muti: “Nell'atto un po' faticoso, per i movimenti de' muscoli e per l'ondeggiar delle ombre pareva sorridere da tutte le giunture, da tutte le pieghe, da tutti i cavi, soffuso d’un pallor ambra che richiamava al pensiero la Danae del Correggio. Ed ella aveva appunto le estremità un po' correggesche, le mani e i piedi piccoli e pieghevoli, quasi direi arborei come nelle statue di Dafne in sul principio primissimo della metamorfosi favoleggiata.”
Italian Journey backstage
Elena è il simbolo della passione, ma soprattutto della bellezza fisica, così come lo sono le donne di Canova. Non troviamo spigoli, non troviamo disarmonie. Lo sguardo è accompagnato dalla dolcezza e dalla purezza della forma, scivolando tra le morbide pieghe dei panneggi e degli abiti.
Oggi Tanya ci regala 30 secondi di bellezza, di eleganza, di armonia. Ma l’occhio si sofferma e analizza il pizzo del reggicalze o la brillantezza del raso: il suo corpo è funzionale al prodotto pubblicizzato e prima delle riprese è preparato (o modificato) da un adeguato staff di truccatori. Com'è Tanya, o meglio, la donna contemporanea al naturale? Saprà essere sensuale anche senza maquillage? La sua bellezza sarà riflesso di un’accurata toletta o di un insieme di gesti e di sguardi?
Lascio a voi la risposta, ma come scrive il mio esteta preferito “ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei”.
                                                                                                                         -Federica.
La sensualità di Naiade

Nessun commento:

Posta un commento